Il recupero e lo studio delle antiche tecniche di ricamo e tessitura secondo la tradizione siciliana
La Cooperativa Terza Dimensione, nata nel 2014, opera nel campo dei servizi sociali, culturali, formativi ed educativi, con l’obiettivo di promuovere lo sviluppo territoriale e culturale. Le sue attività spaziano dalla gestione di servizi socio-ricreativi ed educativi alla valorizzazione del patrimonio culturale e ambientale, attraverso l’organizzazione di mostre, fiere, manifestazioni e convegni, oltre alla gestione di spazi pubblici e privati destinati alla formazione e all’aggregazione sociale.
Nel corso degli anni la cooperativa ha avviato protocolli di intesa per rendere più accessibile e fruibile il patrimonio turistico e culturale della Sicilia, con particolare attenzione alle aree interne e svantaggiate. Le sue iniziative mirano a mettere in rete realtà locali, tradizioni artigianali, ambientali, artistiche e antropologiche, promuovendo al contempo solidarietà e utilità sociale.
Terza Dimensione si distingue per un forte legame con il territorio e per la capacità di creare ponti tra cultura, formazione e comunità, attraverso attività didattiche e laboratoriali: sartoria sociale, lavorazione della carta e del cuoio, arti manuali e artigianato. La cooperativa vanta inoltre competenze consolidate nell’ambito dell’escursionismo naturalistico e della sopravvivenza, certificate da percorsi formativi triennali, e un team di professionisti con esperienza socio-pedagogica e relazionale.
Il progetto DIGITAL_MENTE nasce con l’intento di innescare nuovi processi di sviluppo legati all’economia sociale e alla fruizione digitale dei presidi storico-culturali del territorio ibleo. Attraverso narrazioni innovative e linguaggi artistico-espressivi inediti, il progetto punta alla creazione di prodotti culturali originali, come collezioni sartoriali ispirate alla sicilianità e libri digitali, capaci di unire tradizione, innovazione e identità territoriale.
Il ricamo antico della tradizione siciliana
Lo sfilato siciliano è una tecnica di ricamo eseguita su tela di lino con fili di cotone pregiati. Il lavoro consiste nello sfilare la tela per ottenere una "rete" che, una volta intramata, permette di creare un reticolato con motivi decorativi prestabiliti: fiori, foglie, volute, rosoni, figure, animali.
Di grande pregio, con il ricamo eseguito a punto tela. Dopo aver sfilato la tela, il disegno viene ritessuto formando una nuova trama.
Il disegno è dato dalla tela di fondo e si sfila il tessuto intorno, circoscritto dal "punto cordoncino". L'effetto finale è simile al 400.
Con ricamo eseguito a punto rammendo. Si sfila il disegno da ricamare e le parti di rete sono molto ampie.
L'arte della filatura e della tessitura nelle comunità agropastorali
Tessitura, filatura, cucito e ricamo erano riservate alle donne e alle fanciulle delle classi meno abbienti, abilità apprese generalmente all'interno del nucleo familiare.
Presso le comunità agropastorali, una buona parte degli indumenti veniva prodotta in casa, con materie ricavate attraverso le stesse attività produttive:
Dalla lavorazione di questi materiali si ottenevano tessuti resistenti che si tramandavano da una generazione all'altra, testimonianza di un'economia domestica autosufficiente e sostenibile.
Altre tecniche preziose della tradizione tessile siciliana
L'arte del tombolo e del filet rappresentano ulteriori espressioni della maestria artigianale siciliana, tecniche raffinate che richiedono pazienza, precisione e una profonda conoscenza tramandata di generazione in generazione.
Recupero e ricerca storica del costume locale
La sezione dedicata ai libri e al recupero delle tradizioni ha permesso di riscoprire gli antichi corredi secondo la ricerca storica del costume locale degli Iblei.
Un lavoro meticoloso di documentazione che restituisce memoria e dignità alle pratiche tessili e sartoriali che hanno caratterizzato la vita quotidiana e le celebrazioni delle comunità iblee nel corso dei secoli.
Un patrimonio di saperi che racconta storie di donne, famiglie e comunità, custodendo tecniche che rischiano di andare perdute ma che oggi vengono valorizzate e tramandate attraverso questo progetto di sartoria sociale.
I lavori e le ricerche del progetto